Frank Zappa Palasport - Milano

By Enzo Gentile

Rockstar, December 1984


FRANK ZAPPA
Palasport - Milano

★★½

Vecchio, eterno Zappa: con l'età non gli è passata la voglia di giocare e di tirare la coda a nemici vicini e lontani, continua a fare dischi e concerti a ritmi da stakanovista del rock e da tanta materia, disposta come un fiume in piena, emerge anche qualche ruga di stanchezza. Non era un capolavoro all'altezza del nostro eroe l"ultimo album, «Them or Us», e neppure la tournée, almeno nella tappa vista a Milano ha riscosso clamori ed emozioni come si conviene a un campione «evergreen». O almeno non sono stati sollevati particolari turbamenti in chi già lo aveva ascoltato in numerose altre occasioni. Zappa ha sempre dalla sua, ed è questo un eccezionale. incontestabile merito, che già gli ha garantito la gloria nell'aldilà, una band straordinaria, perfetta nei meccanismi, capace di non sbagliare nulla, di conservare un impeccabile compattezza e soprattutto di suonare per quasi due ore senza interruzioni, come se il concerto fosse un unico, ondulato brano infinito.

Dette mirabilie della band e fatte le debite considerazioni di stima e di apprezzamento per la qualità di suoni del leader, e per la sua conduzione della piccola orchestra rock, restano più di un dubbio sulla musica prodotta e sulla gestione che Zappa ha deciso di farne. In pratica, ascoltato su disco e dal vivo, almeno per quel che riguarda il suo emisfero rock. Zappa sembra essersi fermato a qualche anno fa: a tratti è verboso e accademico, tende a ripetersi e alcuni brani sono diluiti con ironia, ma anche con una certa povertà di fondo. La sua musica ha sempre un indelebile marchio di fabbrica ma è come offuscata e inscritta in un circolo chiuso che rischia di soffocarla: e qui talvolta il genio, l'estro pirotecnico, limprovvisazione di frank il birbone non bastano affinché un filo di noia affiori pericolosamente.

(Enzo Gentile)

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