Frank Zappa "You Are What You Is"

By Massimo Bassoli

Rockstar, February 1982


FRANK ZAPPA
«You Are What You Is»
CBS 88560

I pochi mesi che distanziano questa opera dal precedente «Tinsel Ton Rebellion» sono l'ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dell'estrema prolificità che caratterizza Zappa, che ci propina un album dietro l'altro senza mai abusare di carta carbone, senza mai ripetersi, senza mai fare il furbetto. L'onestà è un pregio che quanto meno dovrebbero apprezzare quelli che non sono ancora stati miracolati, o tarantolati come preferite, dalle sacre note catturate ed offerteci da Zappa.

L'imbarazzo è tanto, i suoi dischi ci piacciono tutti, senza sosta uno dopo l'altro, e parlarvene una media di quatto volte l'anno è dura. Noi non riusciamo ad inventare su tema fisso come fa Lui ogni volta.

CComunque il disco è bello come pochi, si fa ascoltare tutto di un fiato, specie la terza e quarta facciata; letteralmente senza respiro. Le canzoni sono tutte nuove di zecca, per quelli che nel corso dell'anno passato non hanno avuto l'occasione di vedere Zappa in concerto. Tutto è stato registrato nello studio sito nel seminterrato di casa Zappa, un vero paradiso in terra per tecnici patiti e musicisti aspiranti. E l'aria di casa si respira anche nelle note di copertina, molto più simpaticamente prolisse nell'edizione americana (maledetti yankee), dove vengono indicati tra gli ospiti madri e figli; Jimmy Carl Black e Motorhead Sherwood come madri finte, Ahmet e Moon Unite come figli veri.

L'incredibile attenzione con cui sono stati curati gli arrangiamenti vocali evidenzia la straordinaria bravura di Ray White e Ike Willis i due cantanti di colore oramai da molti anni al seguito dell'italo americano pomografo. Con le loro ugole, prese in prestito, Zappa spara anatemi al mondo.stavolta ci lasciano le penne anche Jim Morrison con i suoi Doors il cui organetto è stato ripreso da Tommy Mars, altro italo-discepolo, nel brano «If only she woulda» forse il più bello di tutta la raccolta insieme a «You are what you is» e «Heavenly Bank Account» se mai questi primati possano avere un senso.

Il tutto poi è impacchettato splendidamente con Zappa che in copertina ostenta un cappello di fattura italiota dono di una giunonica ragazzotta romana in occasione di uno dei tanti pellegrinaggi alla ricerca dell'ennesima spiegazione slang per completare il famoso libro di Zappa che la Gamma libri pubblica alla fine dell'anno.

Sapete cosa chiedere a Babbo Natale, disco a parte ovviamente! (MB)