Fuoci d'artificio

By Maria Laura G. Giulietti

Ciao 2001, 19 July 1981


Pirotecnico Zappa, una sola cosa per volta non riesce proprio a farla. A New York presenta composizioni di Edgar Varese, in California ventila l'ipotesi di una collana di dischi relativi alle Mothers Of Invention degli anni sessanta, in tutto il mondo pubblica « Tinseltown Rebellion », suo nuovo disco, doppio e registrato dal vivo, pezzi nuovi e già editi.

In copertina una sconquassatissima orchestra di gentili e anziane signore al flati, poi baffuti strumentisti usciti fuori dagli anni trenta. Al centro Frank in persona, una chitarra acustica tra le mani e una ragazza con sguardo fatale avvinghiata alla sua gamba destra. Sotto, nella frenetlca platea, un mare di volti, i protagonisti delle notti di Tinseltown, di Los Angeles, la capitale delle follie e delle awenture.

E nuove follie compaiono in questo disco, completo di testi e di note accurate tradotte a fianco brano dopo brano. Quello che appare evidente è la mancanza totale di logorio, Zappa sfugge alla morsa ingenerosa che negli ultimi anni ha colpito gran parte delle rock star più celebri con esperienze che si perdono nel tempo e hanno segnato la storia della musica moderna degli ultimi venticinque anni. Con l'ingegno brillante che lo distingue da tutti gli altri Frank pesca nella sua sacca gigantesca senza tirare fuori una sola volta un giocattolo simile all'altro e riuscendo a rimpolpare la sua discografia con una prolificità che ha dell'incredibile. La gran parte dei brani è realizzata dal vivo e solo in qualche occasione si è lavorato in sala con sovraincisioni anch'esse di concerto, la band compie un lavoro mirabile, di incredibile pressione, di fusione e di azzardo, rendendo robusta la ritmica e preziosi i solismi. Zappa stesso si produce in alcune sbordate chitarristiche che lo hanno fatto principe a lungo.

Il disco si apre con l'unica canzone realizzata completamente in studio e contiene le classiche tracce zappiane morbosamente riproposte con un personaggio di ragazza per bene che si aggira nella canzone mentre lava piatti e i panni con un dolce sorriso e il portamento da mulo (come da testa). Anche per « Easy Meat » c'è una ragazza che « vuole portarmi a casa, farmi sudare e grugnire, picchiarmi con una copia di Rolling Stone... », figliole zappiane come ne conosce solo lui e alle quali dedica parecchio amore e ancora più sesso. Da sottolineare in questo brano un solo di chitarra mirabile (preso da un altro concerto) da ascoltare più di una volta mentre la batterla gli si stende sotto come un tappeto, una parentesi tra le più belle dell'intero disco. Chiude la prima delle quattro facciate il divertente rockin'& rollin' con tanto di vibrafono e sprazzi di voci stile cartone animato.

Da qui In poi non c'è che da scegliere quale sia l'esecuzione migliore e il brano preferito, con Zappa ce n'è per tutti i gusti e vederlo ancora in pedana dopo tutti questi anni mentre chi gli era intorno è stato spazzato via dagli eventi, o almeno sarebbe giusto che to fosse, lascia un piacere sottile che a volte si sfoga negli arrangiamenti, altre nelle parti vocali, altre ancora nel soli. Con lui ci sono Ike Willis, Ray White, Steve Vai e Warren Cucurullo alle chitarre ritmiche e voci, Tommy Mars, Peter Wolf e Bob Harris alle tastiere, Arthur Barrow e Patrick O'Hearn al basso, Vinnie Colaiuta e David Logeman alla batteria. Conclude la gran festa di Tinseltown l'apparizione magnifica di « Peaches En Regalia », uno dei capolavori di « Hot Rats » il cui solo stacco di batteria avrà fatto saltare in aria i londinesi presenti e, beati loro, non per ultima volta. A presto, Frank, magari in Italia ...

M.L.G.G.

Note zappiane

Note zappiane ai brani del disco:

Fine Girl: un brano di studio, messo per le stazioni radio più conservatrici, in modo che possano trasmetterlo avvertendo la gente che l'album esiste.

Easy Meat: è un brano live registrato al Tower Theatre di Filadelfia, con parti vocali sovraincise dopo e parecchie sovraincisionl di tastiere (realizzate da Tommy Mars). Il solo di chitarra e i cori sono invece presi dal nostro più recente concerto al Santa Monica Civic Auditorium. In questa parte non ci sono sovrainclsionl (né per il resto dell'album... tutto è dal vivo).

For The Young Sophisticate: è stato registrato a Londra, all'Odeon Hammersmith.

Love Of My Life: registrato al Berkeley Community Theatre.

I Ain't Got No Heart: come sopra.

Panty Rap: ancora come sopra.

Tell Me You Love Me: si, esatto, al Berkeley Community Teatre.

Now You See It - Now You Don't: è preso dall'apertura del concerto a Carbondale, nell'Illinois (all'università, c'eri tu?).

Dance Contest: registrato al Palladium di New York City.

The Blue Light: registrato al Berkeley Community Theatre con qualche sezione presa dai concerti del Santa Monica Civic Auditorium.

Tinsel Town Rebellion: registrato al Berkeley Community Theatre.

Pick Me, I'm Clean: registrato a Berkeley eccetto per il refrain, il solo di chitarra e parte dei cori presi dalla registrazione di un concerto al Dallas Convention Center.

Bamboozled By Love: registrato a Londra all'Odeon Hammersmith.

Brown Shoes Don't Make It: come sopra.

Peaches III: lo stesso (è chiamato Peaches III perché è la terza volta che ho pubblicato Peaches (En Regalia) su disco, prima su Hot Rats, poi sul live al Fillmore, infine questa bizzarra versione, e credo che a questo punto non vogliate più ascoltarlo).

Nota: Questo disco è dedicato ai nostri amici intervenuti'ai concerti anno dopo anno, senza i quali queste performances non sarebbero state possibili. Grazie per essere venuti allo spettacolo, spero vi siate divertiti... e vi vediamo al prossimo.