Frank Zappa "Sheik Yerbouti"

By Massimo Bassoli

Popster, May 1979


«Sheik Yerbouti»
CBS 88339

È arrivato lo sceicco, con la nuova carovana. Pare proprio che Frank Zappa abbia trovato la pace. Era ora.

Una nuova etichetta personale, la Zappa records – dai caratteri paciosi e un po' fumetto – per tutto il mercato americano, la CBS per tutto il resto del mondo ed un chiaro programma di lavoro. Tutta la massima libertà creativa per l'artista, un grosso piano promozionale con pubblicità su tutte le riviste, passaggi radio-televisivi realizzati da Zappa in persona – beati loro – e la consueta tournèe mondiale «... così estremamente pallosa!». E, ovviamente, un album doppio, questo, smagliante, esaltante, pieno di rock, citazioni, insulti e sesso. Chi ha detto che il «nostro» stava perdendo lo smalto?

Ma non è più tempo di citarlo o di perdersi nei meandri della sua storia; a proposito: sta per uscire un film, che verrà distribuito internazionalmente, scritto, diretto e interpretato .... inutile dirlo, intitolato Baby Snakes come uno dei migliori brani presenti in questo Sheik Yerbouti. Ed è proprio dell'album che è bene parlare.

Il gioco di parole del titolo è chiaro «Shake your booty» / Smuovi le tue gambe è un vecchio successo di KC and the Sunshine Band, ed introduce subito allo spirito di tutta l'opera: una saga di parodie di rock star, ritmi alla moda, immagini disco, stupidità americane, saponette e piccoli cucchiaini per inspirare. Il tutto cucito ed incorniciato da una chitarra strizzabudella, attualmente la migliore in senso assoluto.

I brani sono stati mixati da Zappa stesso in tre notti; lo chiamano «Vampire» poiché lavora solo dalle 10 di sera alle 7 del mattino, con una abilità sorprendente. Tutte le basi sono tratte da registrazioni di concerti, specie quelli dello Odeon Hammersmith di Londra del febbraio '78, a cui sono state sovrapposte registrazioni in studio, vecchi nastri, voci a velocità accelerate e brani suonati al contrario, anche per soli 10 secondi. L'allenamento fatto in gioventù con lo studio Z dà i suoi frutti.

I musicisti sono tutti quelli che hanno fatto la tournée mondiale dello scorso anno, quindi è ancora possibile ascoltare lo irresistibile Terry Bozzio, più alcune sorprese; fra tutte il ritorno di Napoleon Murphy Brock, ve lo ricordate in Italia?, forse nuovamente con Zappa dal prossimo anno.

La confezione è lussuosa, e ve la presentiamo, la foto interna, scattata da Gail Zappa, felice moglie in attesa del quarto figlio, è la sintesi di un uomo: quelle sigarette, il caffé espresso e la mano dell'artista che «miscela» la propria musica.

Qualche tappa fondamentale nell'album:

«I have been in you»: è l'apertura del disco e la prima vittima è Peter Frampton – «I'm in you» ndr – ma tutto il brano, come del resto l'intero album, trabobca di allusioni alla pratica sessuale.

«Flakes»: sull'incomprensibilità dei testi delle canzoni, con una splendida imitazione di Bob Dylan, fatta da Adrian Belew ora con David Bowie, e citazioni di Cat Stevens, Deep Purple e C.S.N.& Y.

«I'm so cute».: per riverire il punk;

«Bobby Brown»: per parlare dei suoi connazionali; lo sono il sogno americano / non penso di essere troppo estremista / ma sono un po' figlio di puttana / e spero di trovare un buon lavoro e diventare realmente ricco.

«Tryin' to grow a chin»: la storia di un quattordicenne cantata sulla melodia di Hotel California degli Eages.

«Dancin' fool»: il 45 giri tratto dall'album, il brano più bello e composto da tre momenti, l'allegoria più bella della discomusic e in generale dell'atteggiamento disco; Non so molto della danza / ed è per questo che ho scritto questa canzone / ho una gamba più corta dell'altra / ed i miei piedi sono troppo lunghi / non possiedo il ritmo naturale / Ma vado a ballare tutte le sere / sperando prima o poi di farlo bene / ...... / mi presento con tutti i miei vestiti disco / la camicia è mezza aperta / e mostra le catene con il piccolo cucchiaio per tirare sù con il naso / sono veramente qualcuno!

Non c'è altro da dire, ma Zappa chiede ancora la parola: «La disco – music si occupa di dare un accompagnamento ritmico all'attività delle persone che amano accedersi reciprocamente per il futuro potenziale riproduttivo».

Frank, chi ti dà tutta questa lucidità?!

Massimo Bassoli