Programmi & ancora programmi

By Armando Gallo

Ciao 2001, November 28, 1976


Mentre sta terminando, in veste di produttore, la regiztrazione dell'album dei Grand Funk, è impegnato a divorziare (artisticamente) dal suo manager e amico decennale Herb Cohen, a redigere la famosa storia delle Mothers in dieci albums e a provare con la nuova formazione in vista di una tournée internazionale. Intervista esclusiva da Hollywood, California.

HOLLYWOOD, California.

Dal nostro ultimo appuntamento con Frank Zappa molte cose sono cambiate per l'inarrestabile chitarrista siculo-greco-arabo-ma-principalmente-americano. E vediamo di andare con ordine: alle fine di giugno, controllando alcuni registri amministrativi, Frank si accorgeva di essere stato derubato di alcune decine di migliaia di dollari da Herb Cohen, il suo « fedele » manager e collaboratore – almeno questo si pensava – da oltre un decennio.

« Non sono più con Herb » mi ha detto Frank quando sono andato a trovario nella sua abitazione di Woodrow Wilson Drive per ascoltare la sua ultima incisione, un doppio album intitolato « Zoot Allures » (che deriva dall'esclamazione francese « Zut Alors! », ma che non ha nulla a che vedere con « Zoot Allures »... ).

« Come mai? » ho chiesto con sorpresa.

« Perché è un ladro » mi ha risposto Frank mentre la sua voce assumeva quei toni cavernosi tipici di quando ti sta raccontando qualcosa di ufficiale. « Lo sai cosa ha fatto? Ha pagato la produzione dell'album di Don con i miei soldi, detraendoli dai miei diritti d'autore ». (« L'album di Don » è un nuovo straordinario album di Captain Beefhearth intitolato « Bat Chain Puller » che con ottimismo verrà pubblicato dalla Virgin Records agli inizi del 1977).

Frank è ora senza manager ed ha incaricato un avvocato di controllare l'archivio amministrativo della Discreet e Cohen per altri illegali sperperamenti. Sulla sua scrivania giaceva una lettera di Herb Cohen, una risposta alla richiesta d'investigazione dell'avvocato di Frank, e un paragrafo spiccava tra gli altri: « ... Se lei vuole investigare i miei registri dovrà presentarsi con una pistola ... » aveva risposto il duro Herb.

Oh, rock and roll!

Mentre i nastri di « Zoot Allures » girano Frank sta correggendo una bozza di note destinate alla famosa antologia discografica di 10 album: la storia discografica di Frank e dei Mothers. 8 album sono ora completamente redatti e tra poco il chitarrista inizierà il lavoro più difficile: convincere la Wamer Bros a pubblicare l'antologia. Chissà, forse nel 1977 riusciremo a comperare questo magnifico regalo di Frank.

« Zoot Allures », come album doppio, è una delle migliori incisioni di Zappa. L'album è uniforme con momenti di grande energia contrastati da passaggi di assoluto relax. In brani come « Black Napkin » e «The Torture Never Stops » (rispettivamente: « Tovagliolo nero » e « La tortura non si ferma mei ») possiamo finalmente ascoltare Frank essenzialmente come chitarrista.

E senza i pazzi superarrangiamenti che hanno caratterizzato le innumerevoli incisioni passate, Frank riesce a far arrossire d'imbarazzo... beh, non facciamo nomi; diciamo tutti i famosi rock and roller dell'ultimo decennio.

Logicamente un album doppio è difficile da piazzare e la Warner ha così tagliato l'album da doppio a singolo. Frank sta partendo per una tournée internazionale di sei mesi e ha bisogno che l'album ala nel negozi. I brani tolti dal doppio andranno probabilmente a finire nel 10. album dell'antologia.

• SI CAMBIA...

Alla fine di luglio Frank si trovava nuovamente senza complesso. Con il solito sistema che ha visto alternarsi 50 o 60 elementi nelle sue varie formazioni, Zappa sentiva nuovamente il bisogno di cambiamenti. Terry Bozzio, il batterista di nonni genovesi era l'unico rimasto e un giorno portava in studio un giovane amico di San Francisco, il bassista Patrick O'Hearn, vent'anni e timidissimo. Frank era in vena per fare una jam e in breve s'accorgeva che la timidezza del giovane O'Hearn, con in mano un basso elettrico, si trasformava in totale aggressione. Il giorno dopo Frank ascoltava i nastri della jam e arruolava O'Hearn immediatamente.

Un paio di telefonate più tardi Frank si trovava ad una audizione per un tastierista. Eddie Jobson, tastierista e violinista dei Roxy Music rispondeva all'appello e riceveva l'ingaggio.

Dai primi di agosto fino a poco tempo fa, questa nuova band ha provato al Pirate Sound di Hollywood dalle due del pomeriggio a mezzanotte, spesso 7 giorni alla settimana. « Questi ragazzini imparano molto lentamente » mi ha detto Frank quando ho assistito alle prove. La tournée era stata posticipata di un mese per dare la possibilità alla nuova band di imparare il repertorio di Zappa alla perfezione.

La band mi sembrava già ottima e in una riedizione di « Apostrophe' » l'intensità e la grande energia musicale che si aprigionava dal quattro musicisti era sufficiente per far saltare i sensi. Ma tutto ad un tratto il braccio di Frank si alzava e la musica terminava. Qualcosa non andava. « One, two, three... » e il brano veniva ripreso dal punto antecedente all'errore. Quale errore? Se lo sapessi forse sarei nei complesso di Frank.

« Con i Roxy Music stava diventando tutto troppo confuso » mi ha detto Eddie [Jobson]. « Bryan Ferry era indeciso se diventare un solista o continuare come parte del complesso. C'era molto attrito nell'ambito dei Roxy e non riuscivo più, a suonare con il dovuto impegno. Sentivo il bisogno di allargare la mia esperienza musicale e quando ho sentito che Frank stava cercando un tastierista sono corso subito. In questo mese di prove mi sono spremuto di più che negli ultimi due anni con i Roxy. Frank è molto esigente e se vuoi stargli dietro devi essere sempre e totalmente in guardia. E' un tale istigatore che scopri nuovi limiti continuamente ».

• ...E UN PIZZICO DI HUMOUR

Durante l'intero arco del mese di settembre, con la banda di « ragazzini » (Eddie, Patrick e Terry hanno appena superato la ventina) ora perfettamente collaudata musicalmente, Zappa ha iniziato la ricerca di un' aggiunta umoristica necessaria per le rappresentazioni dal vivo. Sebbene questa formazione è chiamata semplicementé « ZAPPA » e non Mothers o Frank Zappa & the Mothers come in passato, Frank ci tiene che lo spettacolo dal vivo sia « vivo ». « I ragazzini sono cosi preoccupati a suonare senza far errori che non riuscirebbero a far sorridere nemmeno Flo & Eddie... » mi ha detto Frank con il noto grigno.

Ma Flo & Eddie, maestri d'ilarità durante il periodo di « 200 Motels », non hanno fatto ridere Zappa quando, qualche giorno più tardi, sono venuti alle prove per vedere se la loro « aggiunta umoristica » soddisfacesse le necessità del complesso. Ormai Flo & Eddie hanno uno show del tutto personale (girano per i clubs e stadi d'America imitando le « star » del momento e rinverdendo i vecchi successi dei Turtles) e non sono riusciti a legare con i « ZAPPA ».

Nei giorni successivi gente svariata è venuta e andata rischiando di trasformare le prove in un pazzo baraccone finché Frank si è soffermato su una simpatica ragazza negra con i capelli rossi, nata a San Francisco. Voce potente, suona il pianoforte benino e quando Frank le ha chiesto il nome (« Bianca ») l'ha ammessa subito a bondo della formazione. Il giorno dopo, sempre da San Francisco, scendeva li chitarrista Ray White (anche lui negro) e Frank lo trovava essolutamente necessario per la nuova musica del « ZAPPA ».

Frank la definisce « Bionic funk » e in un momento di genialità ha aggiunto: « E' musica di irresistibile bellezza, intossicante sensitività, di intensa penetrazione, di sbalorditivo commento sociale, forte, soffice, misteriosa... e poi ci sono i testi...».

Per la tournée europea, che si materializzerà a' primavera come è successo per la tournée scorsa, Frank non ha ancora incluso l'Inghilterra e l'Italia. Per il primo paese il chitarrista ce l'ha ancora a male per il fattaccio della Royal Albert Hall. « L'Inghilterra si vanta di godere di grande liberta individuale, ma in effetti sono bloccati da una massa di idioti traditzionalisti » ha detto.

Per l'Italia ha aggiunto: Non avete nessun promoter professionista e non mi voglio trovare nel bel mezzo di litigi e disordini come è successo per altri colleghi. Ho saputo poi che le organizzazioni per i concerti vengono ora affidate ad organizzazioni politiche. Un'organizzazione collegata al partito comunista mi ha invitato garantendomi che tutto verrà programmato senzà incidenti, ma sono contrario àd esibirmi con dei partiti politici di mezzo ».

Armando Gallo

• PROGRAMMA « LIVE » TOURNEE « ZAPPA 1976-77 »:

« Opening Vamp », « Wind up working in a gas station », « Trying to grow a chin », « The torture never stops », « City of tiny lites », « You didn't try to call me », « Mars [Manx] needs women », « Chrissy », « Black Napkins », « Advance Romance », « Honey don't you want a man like me », « Rudy wants t'buy yez a drink », « Would you go all the way », « Daddy D.D. », « What's a girl like you? », « Dinah-moe humm », « Stranded in the jungle », «I'm so cute », « And now for sports », « My guitar wants to kill yer mama », « Apostrophe' », « Wonderful wino », « Dirty love », « Bone crushing love », « Road ladies », « I'm not satisfied », « San Ber'Dino », « Camarillo Brillo », « Muffin Man ».